Al Commissario Straordinario del Comune
di Rodì Milici
Alla  Soprintendenza BB.CC.AA.
Viale Boccetta, 38  98100 - Messina -
Al Direttore UO6  sez. Beni Architettonici
e p.c. Ai  Proprietari   del bene
Munafò Antonina , Munafò Maria  Zanghì Filippo  ,
 Zanghì Antonino, Zanghì  Salvatore  eredi  presso Casa Comunale
Rodi Milici
Agli Organi di Stampa
Salita I del Carmine 17,98051 Barcellona Pozzo di Gotto
 legambientelongano@gmail.com Tel 3349371110




È del XII – XIII secolo la Torre del Kaid sita in contrada Bernardello nel comune  di Rodì Milici( foglio di mappa 32 p.lla n.348) , che costituisce una significativa testimonianza di architettura militare  a difesa del territorio una torre di vedetta per difendere la zona dagli attacchi nemici. Fa parte infatti di un sistema di avvistamento di cui rimangono testimonianze nelle zone limitrofe. La torre è costruita in pietrame con inserti in coccio a pianta quadrata.
Oggi la torre fa parlare ancora di se, ma di certo no perché sia stata espugnata ma più semplicemente perché è stata dimenticata. Il costante avanzamento del tempo e la crescita di un albero di ficus (fico comune)   all’interno della torre sta  cancellando  rapidamente ogni segno dell’originaria funzionalità del manufatto tanto che la torre ( vincolata nel 1999  in quanto dichiarata di interesse  storico e architettonico  da parte della soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici  ) appare isolata e già in parte in condizioni statiche precarie  per un imminente crollo dovuto principalmente a collasso strutturale della cupola nonché dell'intero edificio .
Ne sottolinea l’importanza Carmelo Ceraolo presidente di Legambiente del Longano che  lancia un appello alla soprintendenza per eliminare l’albero cresciuto all’interno della struttura e agli organi preposti affinché si proceda ad un immediato sopralluogo.
“Nell’appello richiediamo quindi - sottolinea Carmelo Ceraolo -  la messa in sicurezza della struttura e la necessaria bonifica, affinché si possa provvedere in  tempi brevi  a pianificare il riutilizzo della struttura storica come laboratorio di arte, con particolare riferimento a scultura e pittura, e luogo dall’indiscutibile valore socio-culturale e ricreativo funzionale, proprio in via del felice posizionamento che la contraddistingue”
Sono molti gli aspetti che rendono la “Torre” un bene comune e soprattutto un bene da difendere e tutelare – ha aggiunto Carmelo Ceraolo -. Si tratta infatti di un’antica Torre di cui molti cittadini ignorano l'esistenza, ma che testimonia e racconta una pagina importante della storia del nostro paese. Oggi, dopo anni di completo abbandono la torre presenta un evidente stato di degrado che potrebbe a breve comprometterne la staticità.
Un’importante  “chiamata alle armi” anche e soprattutto per i proprietari del bene e  dei terreni circostanti   scorgendo così in questa spinta volontaria la possibilità di trovare le collaborazioni necessarie per il ripristino della struttura e la sua valorizzazione sotto il profilo storico.
L’obiettivo è quello di mettere sotto i riflettori un progetto ampio e ambizioso finalizzato al recupero e al salvataggio di questo pezzo importante della storia del nostro territorio e della sua preziosa testimonianza.

Barcellona Pozzo di Gotto 26 aprile 2016
Legambiente del Longano
Carmelo Ceraolo






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